L'impiego di questo sale come correttivo della razione è dipendente dalle notevoli esigenze di calcio e fosforo degli animali e dalla insufficiente presenza di questi elementi nella maggior parte dei foraggi e mangimi.
Il bestiame bovino allevato in aziende dove i foraggi sono poveri di fosforo dà incrementi di peso più bassi della norma e le vacche producono fino a 1.000 kg in meno di latte all'anno.
USI. - il fosfato bicalcico può essere mescolato ai comuni mangimi o alle miscele senza che gli animali ne avvertano la presenza; oppure può essere somministrato direttamente agli animali stessi.
Può essere usato da solo per integrare le razioni del bestiame oppure può essere associato ad altri sali, soprattutto carbonato di calcio e cloruro di sodio. E' consigliabile associarlo al carbonato di calcio quando la razione risulta particolarmente deficiente rispetto al calcio e comunque quando il rapporto calcio-fosforo risulta inferiore a quello ottimale di 1,5 a 1(1,4-1,3 a 1 ecc.). Tenendo presente il contenuto in calcio e fosforo dei vari foraggi e mangimi si può in linea di massima, consigliare agli allevatori la somministrazione di fosfato bicalcico da solo quando la razione è costituita essenzialmente da erbe o fieni di leguminose oppure da fieno di prato stabile nel quale le leguminose siano bene rappresentate; nel caso invece di granoturchi e granturchini o saggine oppure tuberi, tutti foraggi poverissimi sia di calcio che di fosforo, non solo è necessario fare un uso piuttosto abbondante di fosfato bicalcico ma può essere opportuno aggiungervi una quantità eguale di carbonato di calcio allo scopo di realizzare un rapporto calcio-fosforo più favorevole. 
Per la somministrazione di fosfato bicalcico o delle relative miscele si possono seguire due sistemi distinti: il primo consiste nell'aggiungere giornalmente la dose di fosfato o di miscela alla razione oppure - trattandosi di bovini, equini, ovini e caprini - ai concentrati della razione stessa; l'altro consiste nell'incorporare nella massa dei concentrati - che servono a completare la razione di foraggi o, trattandosi di suini e pollame, a costituire i pastoni - una certa percentuale di fosfato o di miscela minerale, calcolata in modo da assicurare giornalmente ad ogni animale la quantità di fosfato, carbonato di calcio e cloruro di sodio di cui effettivamente ha bisogno.
Il primo sistema è indubbiamente più preciso ma comporta maggior lavoro e diligenza da parte del personale di stalla che, talvolta, si dimentica o trascura di aggiungere alla razione la miscela minerale.
lì secondo sistema è meno preciso ma in compenso più sbrigativo ed assicura la somministrazione giornaliera delle sostanze minerali. L'esperienza ha dimostrato che, volendo adottare questo sistema, occorre aggiungere alle miscele di concentrati dal 2 al 3% totali tra fosfato, carbonato di calcio e cloruro di sodio. Comunque, sulla scorta dei dati che si riportano in appresso non è difficile calcolare la percentuale di sali minerali che, per le varie categorie di animali e sistemi di alimentazione, saranno da aggiungere alla miscela di concentrati.
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